Parità di Genere: le agevolazioni per le Aziende che si certificano

Il 1° gennaio 2022 è entrata in vigore la possibilità di ottenere la “Certificazione della parità di genere”, attestante le misure adottate in azienda per ridurre il divario di genere ed in generale per prevenire ogni forma di discriminazione all’interno dell’ambiente di lavoro.

integrare la parità di genere nei sistemi di gestione

Adottando la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, le organizzazioni dovranno integrare negli obiettivi aziendali anche i principi di parità di genere tra uomo e donna, modellando un Sistema di gestione documentato che coinvolgerà sei aree correlate a indicatori di performance (KPI) che condurranno ad un punteggio (scoring) determinante per l’ottenimento della certificazione da parte di un Istituto di certificazione:

  • Policy aziendali etiche e lotta alla discriminazione;
  • Organizzazione aziendale, nomina del comitato e monitoraggio degli indicatori;
  • Processi di selezione e gestione delle risorse umane, formazione e modalità di comunicazione nel rispetto della normativa c.d. “Whistleblowing”;
  • Garanzia della opportunità di crescita in azienda in forma neutrale rispetto al genere;
  • Equità remunerativa per genere;
  • Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

calcola il beneficio fiscale

 
Nessuno sgravio
Sgravio parità
Retribuzione mensile
1.628 €
1.628 €
Onere contributivo mensile
475 €
470,25 €
Onere assicurativo mensile
120 €
120 €
Totale mensile
2.223 €
2.218,25 €
Risparmio %
 
0,3%

obbligo per aziende con 50+ dipendenti

Le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti sono tenute a redigere un rapporto almeno ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.
 
Le imprese di dimensione inferiore possono comunque adempiere ma su base volontaria.
Attenzione
La mancata compilazione del rapporto biennale può portare alla sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’Azienda.

Parità di genere e corporate social responsibility

Questa progettualità potrà bene integrarsi con i sistemi di gestione già presenti in azienda (per es.: ISO 9001, ISO 45001, Modelli 231/01), valorizzando le azioni attuate ed i risultati ottenuti, e fornendo supporto alla elaborazione dei Rapporti di sostenibilità ESG secondo i GRI Index, di cui la parità di genere costituisce un fattore importante.

In base ai risultati ottenuti, le organizzazioni potranno ricevere la “Certificazione della parità di genere” secondo la prassi UNI/PdR 125:2022,  con successivo monitoraggio annuale da parte dell’Istituto di certificazione. Alle aziende in possesso di tale certificazione sarà concesso un esonero dal versamento dei contributi previdenziali, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annuo. Tale beneficio comporterà per l’azienda la possibilità di ammortizzare i costi di consulenza e certificazione, soprattutto nel primo anno di applicazione, con ulteriore beneficio negli anni successivi.

Contattaci per una valutazione preliminare dello score e per l’elaborazione del progetto.

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