Introduzione
Il nuovo piano transizione 5.0 è un’evoluzione del piano “transizione 4.0” che consentiva (e consente tutt’ora) all’impresa acquirente un credito d’imposta in percentuale rispetto al valore del bene.
Nel 2019 il credito d’imposta 4.0 era del 50% mentre oggi è del 20% del valore del bene.
Transizione 5.0 consente di alzare il credito d’imposta dal 20% al 45% del valore del bene a patto che il nuovo bene acquistato, oltre a soddisfare tutti i requisiti di industria 4.0 (interconnessione, controllo remoto, …) riduca l’impatto energetico del processo o dell’intero stabilimento produttivo.
in questo articolo:
beni agevolabili
Tutti i beni indicati nell’allegato A della Legge di Bilancio 232/2016 (es. presse, linee di automazione, robot, macchinari industriali, …) a patto che consentano di ridurre almeno del 3% i consumi energetici dell’intero stabilimento produttivo o almeno del 5% i consumi energetici del processo interessato.
Sono inoltre agevolabili anche le spese di formazione del personale.
CALCOLO DEL CREDITO D’IMPOSTA
A seconda del risparmio energetico ottenuto con il nuovo bene ed in base al valore del bene, si determinerà il valore del credito d’imposta ottenibile dall’impresa acquirente secondo la seguente tabella.
classi di risparmio energetico | fino a 2,5 M€ | tra 2,5 M€ e 10 M€ | tra 10 M€ e 50 M€ |
Classe I (risparmio tra il 5% ed il 10% su processo target o tra il 3% ed il 6% sui consumi dell’unità produttiva) | 35% | 15% | 5% |
Classe II (risparmio tra il 10% ed il 15% su processo target o tra il 6% ed il 10% sui consumi dell’unità produttiva) | 40% | 20% | 10% |
Classe II (risparmio superiore al 15% su processo target o superiore al 10% sui consumi dell’unità produttiva) | 45% | 25% | 15% |
COME OTTENERE IL CREDITO D’IMPOSTA
PRIMA DI ACQUISTARE L’IMPIANTO:
-
- Analisi di fattibilità: calcolo dei consumi attuali + calcolo dei consumi futuri (nel caso in cui non ci sia la sostituzione di un vecchio impianto si andrà a calcolare sulla base di dati storici) – cosiddetto “scenario controfattuale”.
- Certificazione ex-ante: relazione attestante la predisposizione ai requisiti 4.0 + relazione di calcolo della riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati ed invio su piattaforma telematica GSE.
- Ricezione di conferma del credito prenotato da parte del GSE
- Comunicazione di effettuazione dell’ordine di acquisto: l’impresa acquirente entro 30 giorni trasmette la comunicazione di accettazione dell’ordine di acquisto del bene con pagamento acconto del 20%.
DOPO AVER ACQUISTATO L’IMPIANTO:
- Certificazione ex-post: relazione attestante il soddisfacimento dei requisiti 4.0 + relazione comprovante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alla certificazione ex ante. Da completare entro 31/12/2025 ed invio su piattaforma telematica GSE.
- Certificazione del revisore dei conti che dimostri l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile.
Per le PMI le spese di certificazione sono riconosciute in aumento del credito di imposta fino a 10.000 €.
Per le imprese non obbligate alla revisione legale dei conti, le spese sostenute per la certificazione della spesa e della documentazione contabile sono riconosciute come aumento del credito d’imposta, fino a un massimo di 5.000 €.
Credito d'imposta Formazione 5.0
Tra i costi ammissibili, sono previsti anche quelli per la formazione del personale, che non potranno superare il 10% del costo dell’intero investimento e comunque il limite massimo di € 300.000,00. I corsi dovranno essere erogati da soggetti esterni e non è prevista la formazione interna, come avveniva invece per il credito d’imposta Formazione 4.0.
Tra le spese ammissibili, ritroviamo:
- Le spese di personale relative ai formatori esterni
- I costi per i formatori (viaggi, materiali, attrezzature, etc.)
- I costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione
- I costi del personale per le ore di partecipazione alla formazione e le spese indirette (amministrative, locazioni, etc.)
PERCHÉ SCEGLIERE MIP
- Perché abbiamo le competenze richieste dal Ministero delle imprese
- Perché è necessario allegare una dichiarazione di comprovata esperienza sulle tematiche trattate
- Perché disponiamo dell’assicurazione obbligatoria richiesta dal Decreto.
- Perché ci occupiamo di tutto, dall’inizio fino all’ottenimento del credito d’imposta.
Hai bisogno di ulteriori informazioni?
Articoli correlati
Avviso 5/2024 Fondimpresa: contributo per progetti di miglioramento aziendale
Con l’Avviso n. 5/2024 “Formazione a sostegno della Green Transition e della Circular Economy”, Fondimpresa finanzia piani condivisi rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di Trasformazione Green o di Economia Circolare nell’ambito delle proprie attività.
Avviso 1/2024 Fondirigenti: 12.500,00 € per lo sviluppo delle competenze
Se nell’Azienda anche solo una persona è inquadrata come DIRIGENTE, è possibile ottenere un contributo a fondo perduto di 12.500,00 € per attività formative/consulenziali per lo sviluppo delle competenze.
Da verificare che l’azienda sia iscritta a FONDIRIGENTI (qualora non lo fosse è comunque possibile ottenere il contributo).
Transizione 4.0: procedura obbligatoria per compensare credito d’imposta 4.0
Per investimenti effettuati dal 01/01/2023 al 29/03/2024: compilare e firmare digitalmente allegato 1 ex-post ed inviare telematicamente tramite il portale del GSE.
Per investimenti effettuati dal 30/03/2024: compilare e firmare digitalmente allegato 1 ex-ante + ex-post ed tramite il portale del GSE.
Fondimpresa: da 1.500 € a 10.000 € di contributo per la formazione delle PMI
Con l’Avviso 2/2024, Fondimpresa ha stanziato risorse per la realizzazione di piani formativi aziendali rivolti ai lavoratori delle PMI aderenti al Fondo, finalizzati allo sviluppo delle competenze.
Bando ISI INAIL 2024: 65% a fondo perduto fino a 130.000 €
Fino a 130.000,00 € a fondo perduto per spesare consulenze per l’innovazione ed il miglioramento della sicurezza in Azienda.
Certificare la Sostenibilità: il Modello EASI® per un futuro aziendale responsabile
Contattaci per una consulenza gratuita e scopri come il Modello EASI® può aiutarti a costruire un futuro aziendale sostenibile.
Insieme, verso un futuro più responsabile.